Pubblicato su Politica Domani Num 21 - Gennaio 2003

Economia di casa nostra
Finanziaria 2003
Un melodramma in molti atti e tante scene

Sara Andreoli

27 novembre
I segretari di FIOM, FIM,UILM Fiat, appoggiati dai sindacati Cgil, Cisl, Uil, protestano contro l'utilizzo della cassa integrazione a zero ore per ridurre i livelli occupazionali e la capacità produttiva del gruppo. I sindacati chiedono contratti di solidarietà come aiuto ai lavoratori. Grande soddisfazione per la sospensione temporanea della cassa integrazione che ha costituito "un grande risultato … per la prima volta la Fiat è stata costretta a rimangiarsi una sua decisione" ha detto Guglielmo Epifani (CGIL).

30 novembre
Protesta Bordon, capogruppo Margherita al Senato sull'emendamento Fabris alla Finanziaria. La proposta Fabris prevede la possibilità di versare soldi nelle casse dei partiti senza alcun obbligo di trasparenza, stabilisce una serie di agevolazioni fiscali sui beni immobili e la detassazione dei ricavati nelle feste di partito, una specie di finanziamento "occulto" dei partiti. "Far passare un emendamento del genere in una Finanziaria che fa macelleria sociale è semplicemente pazzesco", ha dichiarato il senatore.

Il Presidente Ciampi richiama il mondo degli imprenditori e raccomanda loro di crescere per sostenere la concorrenza internazionale. "La competitività del nostro sistema produttivo è priorità nazionale. Occorre uno scatto d'orgoglio da parte di tutti, soprattutto della classe imprenditoriale", afferma Ciampi. Il Cresidente di Confindustria D'Amato ribatte che "più che l'orgoglio per essere competitive, alle imprese italiane mancano le riforme capaci di far crescere il sistema industriale".

4 Dicembre
Il sindaco di Roma Veltroni ha chiesto 60 milioni di euro annuali per i mezzi pubblici e risorse aggiuntive per altri servizi importanti come la scuola, per la cui messa in sicurezza occorrerebbero più di 400 milioni di euro difficilmente reperibili con l'attuale bilancio della città. Se non arrivano le risorse per i trasporti occorrerà aumentare i biglietti oppure abbassare la qualità del servizio.

Sindaci, Presidenti di amministrazioni provinciali e regionali criticano la Finanziaria e protestano per i tagli ai servizi sociali. "Non chiediamo qualche soldo in più ma solo la garanzia di poter mantenere i livelli del 2002", afferma Leonardo Domenica presidente dell'Anci (Associazione Nazionale dei Comuni Italiani).

5 Dicembre
Il Presidente della Confindustria Antonio D'Amato solleva seri dubbi a proposito della manovra economica del governo. Forte dei dati raccolti dal Centro Studi, D'Amato afferma che il governo deve mettere mano senza indugio alle riforme, dal mercato del lavoro al fisco, dalle pensioni alla pubblica amministrazione.

Proseguono scioperi,occupazioni e blocchi da parte dei lavoratori Fiat che minacciano clamorose iniziative in caso di invio delle lettere con la cassa integrazione. "Se partono le lettere la nostra reazione sarà durissima", avverte Savino Pezzotta leader Cisl.

Protesta la federazione degli infermieri professionali (IPASVI) contro la proposta di Berlusconi di trasformare in infermieri una parte degli operai Fiat. "Proviamo un sentimento di amarezza per la gravità dell'affermazione", dichiarano.

11 Dicembre
Allarme rosso nel centro sinistra e nel sindacato per il rischio di smantellamento dell'auto, dovuto ad una inefficiente politica industriale del governo. C'è anche la possibilità che, in cambio dell'intervento di Mediobanca, Silvio Berlusconi metta le mani anche sul Corriere della sera. Solito ping-pong fra esponenti di governo e dell'opposizione: "Siamo molto preoccupati che non si allunghino le mani sull'industria italiana, sulla libertà di stampa e su altri settori proprio prendendo a pretesto la crisi della Fiat", afferma Rutelli; "È triste constatare che il difficile avvenire dell'azienda torinese sia solo il pretesto per una campagna antigoverno", replica il vicepresidente Fini.

Protesta senza precedenti dei settantasette capi degli atenei. Tutti i rettori delle università italiane hanno presentato le loro dimissioni in segno di rivolta. "Per mesi abbiamo scelto la via del dialogo. Evidentemente qualcuno ha scambiato la moderazione e la pazienza con la debolezza ma non è cosi … la Finanziaria è passata con un taglio del fondo ordinario per l'università … se qualcuno vuole far morire l'università pubblica lo dica chiaramente", dice il presidente della Crui, la Conferenza dei Rettori delle Università Italiane. Resta sospesa anche la questione degli aumenti di stipendio di docenti e del personale tecnico amministrativo.

Legambiente lancia una giornata di mobilitazione a difesa dei beni che il governo vorrebbe alienare per far cassa. "Chiediamo di stabilire in modo esplicito le categorie di beni inalienabili e i criteri di gestione e ridestinazione d'uso, per evitare di trasformare i musei in fast food …", protesta l'associazione. Tra i beni stilati, che appaiono nella prima lista, ci sono palazzo Borromini, la tenuta di Castel Porziano, le foreste Casentine, il castello Orsini. La giornata si è svolta il 14 dicembre sotto lo slogan "L'Italia non è in vendita".

15 Dicembre
Scontro su i tagli alla ricerca tra scienziati e Tremonti che ha rimproverato i ricercatori di non saper trovare denaro all'estero. Gli scienziati chiedono la detassazione di tutte le donazioni a favore della ricerca, e non soltanto di quelle per gli studi sul cancro, come previsto dalla finanziaria. "Purtroppo in Italia si fa meno che in altri paesi d'Europa", ha detto il Presidente della camera Casini.

Protestano 350 docenti dell'università di Torvergata: con un appello a tutti i colleghi rinunciano agli aumenti automatici dei loro stipendi. È questa la loro risposta ai tagli contenuti nella finanziaria al fondo di finanziamento ordinario alle università italiane; i tagli mettono a rischio le normali attività di ricerca e di didattica.

La finanziaria è stata definitivamente approvata alle 19:50 del 23 dicembre 2002 (301 voti favorevoli, 104 contrari e 2 astenuti). Alcuni deputati della Maggioranza l'hanno votata malvolentieri e solo per spirito di gruppo.
Il prossimo anno non ci saranno tutte queste difficoltà: la finanziaria del 2004 sarà "blindata", o si approva o cade il governo, ha assicurato Berlusconi. Meglio la forza che il dialogo, vero signor Primo Ministro?

 

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