Pubblicato su Politica Domani Num 20 - Dicembre 2002

Storia
La Repubblica della Mezzaluna
Turchia, dal 1923 verso l'UE

Roberto Palladino

Dopo oltre sei secoli di Impero Ottomano, nel 1923, con il trattato di Losanna, nacque la Repubblica Turca. La capitale Instabul, venne spostata ad Ankara, sede ancora oggi del governo della mezzaluna. La giovane repubblica dovette affrontare da subito enormi difficoltà dovute al lunghissimo sultanato che fino a quel momento aveva costretto il paese ad un grave stato di arretratezza rispetto alle altre nazioni europee.
Iniziò così una stagione di riforme che vide da un lato la sistematica demolizione di molti degli istituti giuridici e sociali dell'impero ottomano e dall'altro l'introduzione di una serie di innovazioni che resero la Turchia una delle nazioni più all'avanguardia nel diritto e nell'emancipazione sociale. Ai dieci anni successivi alla nascita della repubblica risalgono infatti l'abolizione del fez, la soppressione di tutte le caste sociali e religiose, l'adozione del nuovo codice civile, l'aggiornamento del sistema scolastico ed universitario, l'adozione dei caratteri latini nella scrittura. Particolare attenzione venne rivolta all'emancipazione delle donne, vero motore della società turca, fino a quel momento però relegate nell'isolamento degli harem. Venne così introdotto l'istituto del divorzio e la possibilità per le donne di poter votare e di essere candidate al parlamento. Venne inoltre proibito l'uso del velo.
Padre della Repubblica ed autore di questa serie di innovazioni fu Mustafà Kemal Pasha, detto Ataturk. Nato nel 1881, intraprese la carriera militare fino ad arrivare nel 1916 al grado di generale. Nel 1919 partecipò alla lotta per l'indipendenza della Turchia, e si dimise dall'esercito. Nel 1921 venne nominato presidente dell'autoproclamato parlamento turco diventando nel 1923 il primo Presidente della Repubblica turco, ruolo che ricoprì fino alla sua morte nel 1938.
Ataturk, letteralmente "Padre della Turchia", diede inizio ad una nuova politica internazionale votata ai principi della pace e della non aggressione nei confronti degli altri popoli. Su questa linea rimase anche il suo successore Ismet Inonu, Primo Ministro dal 1938 al 1950, che, durante la seconda guerra mondiale, preferì mantenere la Turchia neutrale.
Nel 1950 per la prima volta il partito di Ataturk e di Ismet, il Partito Repubblicano del Popolo, venne sconfitto alle elezioni vinte dal partito democratico che guidò il paese fino al primo colpo di stato del 1960. Il 27 maggio del 1960, a seguito del rifiuto del governo di compiere le riforme richieste dall'esercito, un gruppo di cadetti ed ufficiali dell'Accademia Militare di Ankara prese il controllo del Parlamento. Venne stabilito, al posto del Parlamento, un comitato nazionale composto da 38 persone a capo del quale fu posto il generale Cemal Gursel.
Il colpo di stato, nonostante avvenne in modo quasi del tutto incruento, portò all'arresto ed in alcuni casi all'esecuzione dei quadri dirigenti del Partito Democratico accusati di corruzione ed alto tradimento. In seguito ad referendum venne approvata una nuova costituzione e nell'ottobre del 1961 furono indette nuove elezioni. Fu quindi ristabilito il Parlamento ponendo così fine al colpo di stato. Nel 1980 però un secondo colpo di stato tornò a turbare i fragili equilibri della Turchia. Il 12 settembre un comitato guidato dal generale Kenan Evren e da membri dello stato maggiore prese il controllo del paese e si sostituì a quello che i golpisti consideravano un governo inefficace, incapace di gestire una situazione di violenza sempre più diffusa in Turchia.Venne istituita la corte marziale e cancellata la costituzione. Il Parlamento, i partiti ed i sindacati vennero aboliti. Nel 1982, con un referendum, venne approvata una nuova costituzione. L'anno seguente furono indette le elezioni, ed il comitato militare trasferì di nuovo la sovranità del paese al Parlamento, mettendo fine al secondo colpo di stato della storia della Turchia.
Gli anni '80 vennero caratterizzati dalla guida del primo ministro Turgot Ozal, che seppe riavviare un'intensa stagione di rilancio economico della Turchia e si adoperò nel tentativo di trovare una soluzione al dramma del popolo curdo. Ozal divenne in seguito Presidente della Repubblica fino alla sua morte nel 1991. Gli anni novanta hanno visto il succedersi del Partito della Giusta Via (DYP) di centro destra e del Partito Democratico di Sinistra (DSP) guidato da Bulent Ecevit, Primo Ministro fino alla recente vittoria del partito di ispirazione islamica AKP guidato da Tayyp Erdogan. Una nuova sfida, questa islamica, in una repubblica che, dopo quasi 80 anni di vita, sembra aver bisogno di una nuova stagione di riforme economiche e sociali; riforme che, se realizzate in prospettiva dell'entrata nell'Unione Europea, potranno dare finalmente stabilità alla fragile Repubblica Turca.

 

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