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Pubblicato su Politica Domani Num 20 - Dicembre 2002 Nelle carceri della
Turchia
Incontri
Fra personaggi della cultura e dell'arte m.m. Nazim Hikmet
Nasce a Salonicco nel 1902. È amico
di Neruda, allievo di Majakovkij e premio Nobel per la Pace 1950. È
capace di ridere e piangere, di amare, di soffrire e di cantare. E cantava
- racconta Neruda - prima piano e poi sempre più forte, a squarciagola,
per vincere la sua debolezza e rispondere ai suoi torturatori. Cantava
in mezzo agli escrementi delle latrine, dove lo avevano costretto a
stare dopo averlo fatto a camminare fino all'esaurimento delle forze.
Oppositore del regime di Kemal Ataturk, è condannato a 28 anni
di carcere (1938) con l'accusa di incitamento alla ribellione perché
ai cadetti della marina, che amano i suoi versi, piace leggere l'"Epopea
di Sherok Bedrettin", il poema sulla ribellione dei contadini del
1500 contro l'impero ottomano. Per la sua liberazione, nel '49 firmano
a Parigi, insieme a tanti altri, Sartre, Ricasso e Robeson. Per la libertà
si sottopone a uno sciopero della fame di 18 giorni, nonostante il cuore
malato. Esce dal carcere in seguito ad un'amnistia generale. Anche da
libero è perseguitato: due tentativi di ucciderlo e il servizio
militare a 50 anni, malato. Privato della cittadinanza turca, deve rifugiarsi
all'estero, accolto con affetto ovunque; solo gli Stati Uniti gli negano
il visto. Muore esule a Mosca nel 1963. Ibrahim Balaban
Nato in un villaggio della Turchia nel 1921,
la seconda scuola di Ibrahim Balaban è stato il carcere di Bursa,
dove ha passato sette anni. In carcere conosce il poeta Nazim Hikmet
e impara da lui ad usare i pennelli. Nella camerate del carcere di Bursa
il giovane Balaban dipinge, mentre il grande poeta compone alcune fra
la liriche più belle e il suo capolavoro "Paesaggi umani".
L'ardore, la passione, l'umanità del poeta influenzeranno in
modo permanente lo stile del giovane recluso, che diventerà il
"pittore del mondo poetico di Hikmet", e il suo nome sarà sempre associato a quello del suo grande maestro e poeta. Orhan Kemal
Romanziere e scrittore di racconti brevi,
il suo vero nome è Mehmet Rasit Ögütçü.
Imprigionato a Bursa per le sue idee politiche (condanna a cinque anni),
in carcere conosce Nazim Hikmet dal cui stile viene profondamente influenzato,
e qui firma le sue opere con il nome di Orhan Rasit che cambia poi,
nel 1941, in quello di Orhan Kemal. Nei suoi primi racconti descrive
il mondo del lavoro e la lotta quotidiana della povera gente della Turchia
agli esordi della modernità e della industrializzazione, con
uno stile semplice che fa di lui un grande scrittore di racconti brevi.
Scrive anche una commedia e copioni per film. Nato ad Adana nel 1914,
muore a Sofia nel 1970.
"Fratelli miei
se non riesco a dirvi correttamente
quel che ho da dirvi,
mi scuserete,
sono grigio, la testa mi gira un po'
niente raki,
è solo fame, solo un pochino di
fame"
Nazim Hikmet Poeta detenuto, al 5° giorno
di sciopero della fame, agli amici di Parigi.
 
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