Pubblicato su Politica Domani Num 2 - Febbraio 2001

Scuola di formazione socio-politica

 

INAUGURAZIONE: FEDE, CONOSCENZA, POTERE

Giovanni Gennari in un'ora intensa di colloquio ha offerto al numeroso pubblico presente in sala un'interpretazione in chiave teologica dei termini scelti dalla nostra scuola. Non è facile capire come in una scuola di formazione socio-politica si possa parlare di teologia. Chi ha seguito i nostri corsi negli anni non se ne meraviglia più; anzi, ha sperimentato che l'approccio teologico alle questioni di carattere storico-sociale che sono alla base della politica - la tutela dei più deboli, la giustizia, la cura della comunità - conferiscono forza, profondità e chiarezza al proprio pensare ed agire politico. Poiché non è possibile riassumere in poco spazio neanche i punti più importanti della relazione di Gennari, ci limitiamo ad elencare solo alcune delle "provocazioni" contenute nella sua relazione.

- La fede è una forma di conoscenza fondata su due pilastri: solidità e slancio. La teologia è una riflessione sistematica sulle cose conosciute attraverso la fede e suo strumento è la ragione.

- Le religioni inventate dagli uomini si fondano sui MITI, con i quali si spiegano le cose che non si riesce a capire (conoscenza), e sui RITI, con i quali si controllano le divinità attraverso i sacrifici propiziatori (potere). In queste religioni il dio si contrappone agli uomini ed esse, come pure le ideologie, possono ben essere "oppio dei popoli". MITI e RITI si reincarnano oggi nella scienza e nella tecnica quando queste, da doni di Dio, diventano idoli e nel loro nome si perde il senso del giusto e dell'ingiusto e si calpestano i diritti degli uomini.

- Dai dieci Comandamenti è scomparso il secondo (per ragioni di conflittualità fra Chiesa d'Oriente e Chiesa d'Occidente): "NON FARAI ALCUNA IMMAGINE DEL TUO DIO". Fare un'immagine di Dio equivale a ridurlo al silenzio - un TOTEM non parla - e allontanarlo dall'uomo. L'immagine di Dio è invece proprio l'uomo e Dio parla attraverso l'uomo e la storia. Poi, per ristabilire i conti - i Comandamenti erano diventati nove! - dall'ultimo che era un comandamento sociale, "NON DESIDERARE LA MUCCA, LA DONNA, LA CASA, .DI ALTRI" (allora la donna era poco più che proprietà di qualcuno) è stato ricavato il decimo, "NON DESIDERARE LA DONNA DI ALTRI", facendolo diventare così una norma sessuale.

- Lo scandalo di Auschwitz. Dov'era Dio ad Auschwitz? Dio ad Auschwitz era nei sei milioni di ebrei uccisi. - Laicità è "DARE A CESARE QUEL CHE È DI CESARE E A DIO QUEL CHE È DI DIO". Laicista è chi riconosce solo l'autorità di Cesare. Clericale è chi riconosce solo l'autorità di Dio. Allora Gesù era laico e laici sono credenti e non credenti che seguono il suo insegnamento e non dicono che una cosa è la politica e una cosa è la fede. I canoni della laicità sono che non è possibile far diventare merce di scambio Dio, gli uomini e le loro coscienze, che sono l'immagine più somigliante di Dio. Tutto il resto, le cose, sono immagini degli uomini e del potere.

Maria Mezzina

 

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