Pubblicato su Politica Domani Num 2 - Febbraio 2001

BOMBE, BOTTI E FUMO
Alla ricerca della verità e della correttezza dell'informazione

 

Bombe su Milano (Duomo) e su Roma (il Manifesto), bombe all'uranio impoverito (DU = depleted uranium); finché fanno notizia se ne parla. D'altra parte che cosa c'è di più rumoroso di una bomba? Ma perché e come se ne parla? Così, pour parler. Questo è ormai lo stile dei TG più ascoltati e dei quotidiani e periodici più gettonati. Il QUARTO POTERE dei media, svuotati di contenuti culturali e di valori etici, sta giocando all'autodistruzione. Il mondo - traffico telefonico permettendo - è ormai a portata di mano, o meglio di mouse. Le informazioni, tramite internet, arrivano direttamente ed immediatamente sul computer nella stanza accanto. Sempre lì sul computer si trova tutto ciò che occorre per capire (leggi, agenzie di stampa, articoli di approfondimento dalle più autorevoli testate giornalistiche nel mondo); servono solo un po' di pazienza e qualche indirizzo e poi legare il tutto con qualche filo razionale, un po' di dati e qualche bella e significativa immagine. Ma non è questo, in fondo, il mestiere di chi fa informazione specie in TV? E invece le notizie dei TG sono poche, per lo più frivole, e anche le famose trasmissioni di approfondimento si riducono spesso a poca cosa, quando non sono soltanto occasione di stucchevole passerella di personaggi più o meno famosi, conduttori compresi. Che resta allora della funzione culturale dei media? Non credo infatti che sia esagerato affermare che è stato anche grazie a trasmissioni come "La notte della Repubblica" che le BR sono state definitivamente sconfitte (ma dove sono i Sergio Zavoli di adesso?). Bombe allora; di quelle inquietanti che sembrano riproporre nuove forme di terrorismo (Cosa c'entra il terrorismo islamico, argomento appena sfiorato ma molto poco approfondito? Possibile che Ossama Benladen, il capo miliardario del terrorismo islamico, faccia notizia solo quando partecipa al matrimonio del figlio?) e di quelle all'uranio impoverito, le DU, portatrici di doppia morte, la morte di chi le riceve e la morte di chi le tira. Le bombe al DU sono pericolose, no non sono pericolose. le dichiarazioni si intrecciano ma non si parla di fatti.

Maria Mezzina

 

URANIO IMPOVERITO : ANTEFATTI

  • 1978 Il Pentagono annuncia la produzione di proiettili al DU.
  • 1981 I lavoratori della Tennessee Nuclear Specialties scioperano per un anno per motivi di sicurezza.
  • 1990 Arrivano le conferme ufficiali sui rischi sanitari dell'uranio.
  • Gennaio 1991 Guerra del Golfo: gli USA scaricano 286 tonnellate di proiettili DU su Iraq e Kuwait.
  • 1991 Un rapporto segreto USA (rivelato dall'Independent) prevede 500.000 morti per sindrome del Golfo.
  • 1993 Nasce la Rete dei cittadini USA contro il DU.
  • 1996 L'ONU mette al bando la produzione e l'uso di armi all'uranio impoverito.
  • 1997 Vi sono bombe USA al DU su Okinawa (rivelazione di un giornale giapponese). Il Pentagono chiede scusa e bonifica la zona. 1998 International Action Center: iniziano le pubblicazioni sul DU come "metallo del disonore" ed iniziano le polemiche dei veterani del Golfo.
  • 1998 Bagdad. Prima conferenza sugli effetti del DU su persone e ambiente.
  • Fine 1998 Gli USA bombardano l'Iraq con 400 missili tomahawk.
  • 1999 Il generale Maroni della NATO dichiara che il DU non è pericoloso.
  • 21 dicembre 2000 Esplode il caso uranio impoverito

Info: www.peacelink.it

 

Homepage

 

   
Num 2 Febbraio 2001 | politicadomani.it