Pubblicato su Politica Domani Num 15/16 - Giu/Lug 2002

Amministrazione pubblica
COME FUNZIONA IL BILANCIO COMUNALE
Quello che ognuno dovrebbe sapere… ma non lo sa

Claudia Mariani

Facendo lunghissime file davanti a sportelli postali o bancari inevitabile è pensare che fine facciano, ma soprattutto in che modo vengono utilizzati e gestiti i soldi che i cittadini versano al comune.
Lo strumento contabile-amministrativo e programmatico che regola questi flussi di danaro sia in entrata che in uscita è il bilancio comunale. Le leggi dello Stato in merito al bilancio assicurano agli enti locali di poter scegliere in modo autonomo quali imposte, tasse e tariffe imporre, e come distribuire questi tributi in modo da soddisfare al meglio l'interesse dei cittadini e della comunità.
La struttura del bilancio è fondata sull'equilibrio tra le entrate e le uscite.
Le entrate sono suddivise in tributarie, in derivanti da trasferimento dello Stato, della Regione e da altri enti pubblici e in entrate extra-tributarie. Le entrate tributarie sono distinte in imposte (p.es. le imposte sulla pubblicità e l'addizionale sul consumo dell'energia elettrica), tasse (p.es. le tasse per concessioni comunali e le tasse per lo smaltimento dei rifiuti) e tributi speciali (p.es. quelli dovuti ai Comuni che hanno le discariche). Le entrate derivanti da trasferimenti sono attribuite al Comune per l'esercizio di funzioni proprie (si tratta di fondi assegnati dallo Stato in base alla qualifica del Comune e al numero degli abitanti) o ad esso delegate (p.es. finanziamenti per la pubblica sicurezza, o per la protezione della fauna). Le entrate extra-tributarie invece, derivano dai proventi dei servizi pubblici e dei beni comunali.

Il bilancio annuale di previsione è regolato da sei principi generali:
1. L'unità: il bilancio di previsione è l'atto che regola in modo unitario la gestione annuale del comune, secondo il principio che il totale delle entrate deve finanziare il totale delle uscite.
2. L'annualità: l'unità temporale della gestione coincide con l'anno solare (1 gennaio - 31 dicembre).
3. L'universalità: la gestione finanziaria è unica. Sono evitate le gestioni di entrata e di spesa che non sono iscritte nel bilancio.
4. L' integrità: è obbligatoria l'iscrizione in bilancio di tutte le entrate e le spese.
5. La veridicità: le previsioni di bilancio devono essere effettuate secondo valutazioni realisticamente corrispondenti.
6. La pubblicità: il comune assicura ai cittadini la conoscenza dei contenuti del bilancio.
La struttura "tecnica" del bilancio è composta da due parti: entrate e spese. La parte delle entrate è ordinata in titoli, categorie e risorse, in relazione alla fonte di provenienza delle entrate stesse. La parte delle spese è ordinata in titoli, funzioni, servizi e interventi delle spese. Quest'ultime si suddividono in: correnti (per esempio salari e stipendi), in conto capitale (opere pubbliche), per rimborso dei prestiti o mutui, e per servizi contabili di terzi.

Note:
Si dicono "Titoli" le intestazioni che hanno la funzione di descrivere le entrate e le spese.
Un esempio indicativo di bilancio comunale è quello del Comune di Trieste, pubblicato su Famiglia Cristiana n.20, 19 maggio 2002, pag.214.

Per approfondire: "Guida normativa per l'amministrazione locale". Collana editoriale ANCI.

 

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