Pubblicato su Politica Domani Num 13 - Aprile 2002

Rifiuti urbani e industriali in Italia
RIFIUTI NOSTRANI
Ancora lontani dagli obiettivi dell'Unione

 

Sono 29,3 i milioni di tonnellate di rifiuti urbani raccolti in Italia nel corso del 2000; il 9,3% in più rispetto al 1998, quando la produzione è stata di 26,8 milioni di tonnellate, e il 3,3% in più rispetto al 1996; nel 1991 i rifiuti urbani sono stati 20 milioni di tonnellate. In 10 anni l'aumento dei rifiuti urbani è aumentato del 46,5%. Solo 4 milioni di tonnellate (14,8%), però, provengono da raccolta differenziata. L'aumento pur apprezzabile del 60% rispetto alla raccolta differenziata del 1997 (9,4%), è stato vanificato dall'aumento percentuale della produzione totale (+10,56%).
Siamo ancora molto lontano dagli obiettivi dell'UE che mirano alla riduzione della produzione di rifiuti attraverso l'incremento della raccolta differenziata. Solo la raccolta della carta ha subito un incremento consistente, per gli altri materiali i risultati sono stati deludenti. Il 74,4% dei rifiuti continua ad ammassarsi nelle discariche, l'ultimo anello di un sistema di riciclo, senza essere riutilizzato con una secca perdita in termini economici, di posti di lavoro e di qualità dell'ambiente.
Ai rifiuti solidi urbani bisogna aggiungere circa 68 milioni di tonnellate annue di rifiuti speciali (dati del 1998), e altri 20 milioni di tonnellate provenienti dalle attività di costruzione. Una parte rilevante di questi rifiuti speciali (oltre il 20%) è costituito dalle scorie - fanghi, percolati, ceneri - dei processi di depurazione delle acque e di smaltimento dei rifiuti solidi. Il resto proviene dalle lavorazioni industriali e artigianali.
Risulta che solo 56,4 milioni di tonnellate di questi rifiuti speciali sono stati effettivamente gestiti; gli altri 11,6 milioni sarebbero finiti in depositi temporanei. Sarà vero?

(Dati: Rai, Legambiente)

 

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Num 13 Aprile 2002 | politicadomani.it