Pubblicato su Politica Domani Num 13 - Aprile 2002

LIBRI CONSIGLIATI

 

"Ad occhi aperti. Nove consigli scomodi contro la mafia nel quotidiano", Torino edizioni Gruppo Abele, 1996. Pagine 125, prezzo € 12,91
A cura di: Comitato dei lenzuoli di Roma e dell'Istituto Europeo di Design, in collaborazione con Libera.
E' un libro fotografico e una proposta rivolta specialmente ai giovani. E' stato realizzato con la partecipazione di tante persone diverse fra loro, per unirsi e per unire. Parla di legalità e trasparenza, della necessità che ognuno trovi un ruolo personale nella società: i nove consigli scomodi sono una sorta di codice di comportamento, semplice ma intenso, e provengono dal "Comitato dei lenzuoli" che a Palermo li divulgò nel 1992, all'indomani delle stragi di Capaci e di Via D'Amelio. Rappresentano il filo conduttore del libro e sono accompagnati da fotografie e da nove riflessioni di testimoni impegnati nella lotta civile per la legalità.

"Nonostante donna. Storie civili al femminile", Torino, Edizioni Gruppo Abele, 1996. Introduzione di Maurizio De Luca. Prefazione di Sandra Bonsanti.
Sei giornalisti hanno raccolto le storie di sei donne impegnate contro la mafia. Le prime cinque storie sono frutto di un'intervista, esposta sotto forma di breve monologo della protagonista.

Tina Anselmi, Una solitudine ostinata è la storia della commissione P2 vista attraverso gli occhi della sua presidente;

Saveria Antiochia, Senza mai lacrime narra di come una donna ha vissuto la morte del proprio figlio poliziotto e ha iniziato una nuova vita alla ricerca di una giustizia per troppo tempo negata;

Rita Borsellino, A testa alta è ancora la vicenda di una parente di una vittima, strappata ad una vita "normale" per dedicarsi con impegno incessante alla sensibilizzazione dei giovani;

Doris Lo Moro, Una normale rivoluzione racconta di un magistrato calabrese che sceglie la strada dell'impegno politico per combattere la mafia;

Nora Rizzi, Voglia di vivere è la storia di una preside di scuola media che - tra mille difficoltà, minacce, attentati alle sue scuole - cerca di instaurare con i giovani un rapporto nuovo, che consenta loro di prendere coscienza delle opportunità della propria vita, al di là della camorra;
L'ultima storia non poteva essere raccontata direttamente dalla protagonista, perché Maria Consuelo

Suarez Abriego, giovane magistrato di Bogotà, è morta sotto i colpi dei sicari mafiosi. Eppure Claudio Fava ne "raccoglie" lo stesso il testo, facendo parlare la protagonista in prima persona, dopo morta, in un racconto bellissimo, commovente ma scritto con perfetta misura. Il titolo del racconto è Fiori di Bogotà.

 

Homepage

 

   
Num 13 Aprile 2002 | politicadomani.it