Pubblicato su Politica Domani Num 13 - Aprile 2002

Il valore degli ultimi
EMMAUS
Un movimento per la dignità dei reietti

Augusto Pallocca

Il nome di Henri Antoine Groués, detto Abbé Pierre, è legato indissolubilmente a quello del Movimento Emmaus. Nato nel 1912, abbracciò a soli 16 anni il francescanesimo e dedicò tutta la sua vita alla scomoda ricerca e rivendicazione della dignità di OGNI essere umano: impegno, questo, che divenne istituzione nel 1949 con la fondazione della prima Comunità Emmaus. Solo un rifugio per i senzatetto e gli orfani della periferia parigina: questo fu in principio la Comunità Emmaus. Il carisma, la validità degli ideali professati dall'Abbè e la sua convinzione nel sostenerli hanno reso possibile nel tempo l'espansione planetaria di quel primo nucleo di solidarietà, sfociato nella costituzione di una Comunità Emmaus internazionale. Essa ancora oggi agisce sotto un'unica bandiera ideologica, un unico obiettivo etico che però mai si riduce alla semplice speculazione morale, andando ad agire attivamente sul territorio con iniziative umanitarie e filantropiche. Il Movimento, il cui credo è enunciato nella Carta di Appartenenza approvata nel 1996 dall'Assemblea Mondiale di Emmaus, dal lato finanziario è sostenuto autonomamente dalle comunità di base, il cui potere decisionale confluisce nell'Assemblea Generale, organismo che gestisce ed indirizza l'orientamento del Movimento a livello regionale, nazionale ed internazionale. Il Movimento Emmaus propone come suo imprescindibile scopo la lotta per lo sradicamento della miseria e per la realizzazione, in pienezza, della dignità della Persona umana, e lo fa attraverso iniziative che intendono aprire le porte a tutti i gruppi e le persone in situazione di precarietà e di esclusione, denunciare con l'impegno politico e sociale ogni tipo di ingiustizia ed oppressione, conferire nuovo e più sensato valore all'abbondanza propria dell'economia di mercato ma sempre più iniquamente distribuita. L'adesione al movimento sottintende un impegno costante da parte della comunità negli obiettivi da esso perseguiti, sebbene negli anni Sessanta sia stato ideato un modo nuovo di vivere temporaneamente l'esperienza Emmaus: si tratta dei Campi di Lavoro. Sono campi organizzati sul modello delle comunità Emmaus (accoglienza, vita comunitaria, lavoro, servizio, lotta) e sono programmati di solito nel periodo delle vacanze estive; vi si svolgono attività lavorative che, in piccolo, danno un'ulteriore spinta al movimento per ciò che concerne i suoi target di solidarietà e di attiva guerra alle ingiustizie. In Italia il Movimento è attivo dal 1989, e dal 1998 si è costituito in ONLUS. Le sedi principali (Arezzo, Cuneo, Ferrara, Padova, Firenze) fanno capo alla sede di Prato, prima comunità italiana, grazie alla quale proprio tredici anni fa il movimento Emmaus si è costituito legalmente come associazione. L'ONLUS è impegnata all'estero nel consolidamento dei Gruppi di Base Emmaus in Africa (Burkina Faso e Benin), in America Latina (Argentina, Colombia, Perù), nei Balcani (Croazia e Bosnia). Sul territorio italiano l'associazione intende promuovere una rete di pressione politica e sociale per quanto riguarda la "nuova figura" del lavoratore solidale, e si occupa di tutto ciò che concerne la speculazione che sta alla base dell'azzeramento del valore delle cosiddette "materie prime secondarie", quali la carta, il ferro, il vetro in un momento in cui la difesa dell'ambiente ed il valore del riciclaggio, che è sempre stato vitale per Emmaus, sta assumendo un'importanza ed una valenza sempre più diffusa.
Per maggiori informazioni sul Movimento Emmaus: www.emmaus.it, Emmaus, Via Castelnuovo 21/b Prato.

 

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Num 13 Aprile 2002 | politicadomani.it