Pubblicato su Politica Domani Num 12 - Marzo 2002

Africa - Sudan
UNA STORIA SENZA DONNE
Il ruolo marginale delle donne nella storia recente del Sudan

Daniele Proietto

Nairobi (Kenya). Incontro dei rappresentanti diplomatici dell'Igad (autorità inter-governativa per lo sviluppo). Il ministro degli Esteri di Khartoum, Mustafa Ismail, annuncia che il governo del Sudan è pronto ad offrire un incondizionato "cessate il fuoco" in tutta l'area meridionale del Paese ai ribelli dello Spla (esercito popolare di liberazione del Sudan). È l'ultimo di molti tentativi, con i quali il governo sudanese cerca di mettere fine ad una situazione di conflitto, divenuta ormai insostenibile, che dura da decenni: nei 46 anni d'indipendenza, di cui solo undici di pace, la Repubblica del Sudan ha conosciuto due guerre civili; l'ultima va avanti dal 1983 ed ha già causato più di due milioni di morti.

Sintesi delle vicende recenti di quello che un tempo era chiamato "Bílad as-Sudan", il "Paese dei neri".
1857 Cinque missionari cattolici - fra questi padre Daniele Comboni - arrivano in Sudan.
1885 In seguito ad una vittoriosa rivolta condotta da Mahdi contro l'amministrazione turco-egiziana, nasce lo stato Mahdista.
1889-99 Gli inglesi sbaragliano il Mahdi e riconquistano Khartoum. Il Sudan diventa un condominio anglo-egiziano.
1903 Ad ogni gruppo missionario viene assegnato per legge un territorio separato da evangelizzare. Il Nord Sudan viene riservato all'influenza musulmana.
1930 Gli Inglesi adottano una politica separatista per il Sud Sudan. La regione viene così sottratta al processo di arabizzazione che si è verificato al Nord.
1951 King Farouk si autoproclama re dell'Egitto e del Sudan.
1955 Scoppia la prima guerra civile tra Nord e Sud.
1956 Il Sudan ottiene l'indipendenza, diventa Repubblica ed entra nella Lega Araba.
1957 Viene proposta una costituzione in cui l'Islam è religione di stato e l'arabo la lingua nazionale.
1964 Tutti i missionari stranieri vengono espulsi dal Sudan.
1969 Colpo di stato del generale Gaafer Mohamed Nimeiri; governerà fino all'85.
1972 Accordo di pace di Addis Abeba, la guerra civile si conclude dopo 17 anni.
1983 Seconda guerra civile: il Sud Sudan rifiuta di applicare la legge islamica, la sharia, imposta da Nimeiri. Formazione dello Spla.
1986-89 Sadiq el-Mahdi eletto primo ministro e colpo di stato militare da parte del generale Omar el-Beshir che diventa presidente.
1989 Inizia l'Operazione Lifeline Sudan (OLS) promossa dalle Nazioni Unite. Lo scopo è di portare soccorso a tutte le regioni del Sudan, incluso la regione del Nuba, dove si sta perpetrando un vero e proprio genocidio da parte della polizia sudanese e il cui accesso viene impedito anche agli interventi umanitari.
1990-91 Riek Machar e Lam Akol tentano senza successo di togliere il comando dell'Spla a Garang. Khartoum proclama la jihad (guerra santa) contro il Nuba. Viene approvato un nuovo codice penale basato sulla sharia.
1998 Una enorme carestia colpisce la regione di Bahr-el-Ghazal. Alcune stime parlano di 250.000 morti per fame.

Da ormai dieci anni il Governo Sudanese e lo Spla continuano a fronteggiarsi con attentati e bombardamenti, acquisizioni e perdite di punti strategici, e soprattutto con migliaia di morti.
Quale il ruolo delle donne in tutto questo? Nullo, pare, se non quello di svolgere i lavori più pesanti per sostenere la famiglia mentre i loro uomini combattono e sono uccisi. La cultura sudanese relegandole ad un ruolo del tutto secondario, le rende facilmente vittime di abusi, violenze e stupri, perpetrati persino dalla polizia sudanese; è del maggio 1999 la notizia dello stupro di una bambina di 11 anni compiuto dall'agente di polizia a cui era stata affidata.
Nel 2000 Amnesty International promuove la campagna "Amnesty International Women's Rights Action 2000" a difesa dei diritti delle donne, che sono e restano diritti umani, principio niente affatto scontato.

 

Homepage

 

   
Num 12 Marzo 2002 | politicadomani.it