Pubblicato su politicadomani Num 105 - Luglio 2010

Suggerimenti inascoltati
Abbattuto il “rudere” sull’area dell’asilo
La proposta di un progetto per salvare la masseria e integrarla con la costruenda scuola materna è stata rapidamente respinta. troppo rapidamente

 

Sarà pronto per Natale il nuovo asilo nido di Marano di Napoli, che sorgerà sull’area confiscata alla camorra di piazza Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa dove sorgeva una piccola masseria. Saranno in molti in città a vegliare sulla tempistica della prosecuzione dei lavori, perché quella relativa all’inizio lavori è stata rispettata con un rigore che dirlo “venato di qualche sospetto” è usare un eufemismo. A lato riportiamo le news ufficiali del comune e il comunicato di protesta dei cittadini che avrebbero voluto salvare la masseria. Qui ricordiamo solo la nostra piccola ma calorosa battaglia a difesa di quello che è stato definito un “rudere”. Una costruzione senza valore architettonico, certamente, ma con grande valore simbolico. E quale valore potrebbe avere una piccola masseria rimasta ingabbiata al centro di una città, Marano, che in poco più di cento anni si è trasformata da centro agricolo abitato da contadini e frequentato dai villeggianti residenti a Napoli, che in estate venivano qui per godere della salubrità dell’aria e del territorio, in semidormitorio satellite della metropoli partenopea?
Una masseria che su politicadomani ci siamo preoccupati di indicare come poteva essere recuperata: integrandola in modo funzionale con il moderno asilo nido con dei corpi leggeri di collegamento con la vecchia costruzione e l’uso degli ambienti (due piani) per l’apertura dell’edificio ad attività di informazione e tutela delle giovani mamme e la presenza, anche, di un presidio pediatrico (Architettura rispettosa e contaminazioni feconde, sul paginone centrale di politicadomani n. 103/104 giugno/luglio 2010).
Parlavamo di “eufemistico tempismo” perché dopo solo qualche giorno dalla distribuzione a Marano del mensile l’area è stata transennata e dopo meno di 24 ore è iniziato (e finito) l’abbattimento della struttura.
Distrutta con il “rudere” la possibilità di iniziare da subito (dopo tante parole) un percorso di recupero della memoria storica del luogo, vigileremo perché siano almeno rispettati i tempi di consegna dell’asilo alla città.

 

Homepage

 

   
Num 105 Luglio 2010 | politicadomani.it