|
Violazione dei Diritti Umani in America
Latina Maria Cristina Conti L'11 settembre verrà d'ora
in poi ricordato da tutti per il massacro di civili alle Twin Towers
di New York e sui voli di linea schiantatisi sui luoghi simbolo degli
Stati Uniti, le torri e il Pentagono; in altri luoghi la data verrà
ricordata come l'inizio di una nuova guerra, la prima grande guerra
del ventunesimo secolo, una guerra che fa tanto scalpore perché
a condurla sono gli Stati Uniti. In questa data ricorre però anche un altro anniversario che nessuno o quasi ricorda: il golpe militare
in Cile.Era l'11 settembre del 1973 quando
con un colpo di stato militare i conservatori rovesciarono il governo
legittimo di Salvador Allende che morì sotto i bombardamenti
che distrussero il palazzo presidenziale senza mai lasciare il suo posto
perché lì l'aveva messo il popolo. In questa data inizia
l'incubo di migliaia di persone attualmente scomparse, l'incubo di coloro
che lottarono per combattere la dittatura, di quelli che li conoscevano
o erano solo sospettati di conoscerli. I generali al potere affidarono
alla polizia politica il compito di eliminare l'opposizione con qualsiasi
mezzo. Iniziò così il periodo del terrore durante il quale
arresti, sequestri, persecuzioni, torture, detenzioni forzate, esecuzioni
di massa, esili divennero mezzi comuni di soppressione dell'opposizione.
In quel periodo ci furono migliaia di "Desaparecidos" (scomparsi),
parliamo di uomini, donne, ragazzi e anche bambini. Le ragazze e le
donne che al momento dell'arresto erano in gravidanza furono costrette
ad abortire; altre abortirono per le percosse e le violenze; quelle
che diedero alla luce i loro bambini se li videro togliere dai militari
del regime, perché fossero affidati a famiglie più "rispettabili"
che sicuramente sarebbero state in grado di dar loro un'educazione migliore.
Così oggi migliaia di nonni e nonne fanno appello alle organizzazioni
internazionali perché li aiutino a ritrovare i loro nipoti e
perché si faccia giustizia per i loro figli, mariti, parenti
scomparsi durante il regime. Migliaia di persone che ormai sono solo
un nome di una lista interminabile e un volto sorridente su una fotografia,
persone che prima di morire hanno dovuto sopportare atroci torture e
infami umiliazioni inflitte alle loro persone e alle loro anime.
| ||
Num 10 Gennaio 2002 | politicadomani.it
|