Pubblicato su Politica Domani Num 10 - Gennaio 2002

Parrocchia di San Giovanni Battista
DIRITTO ALL'ISTRUZIONE
Nella condivisione la speranza di un futuro migliore

Simona Ottaviani

Quella sui diritti è la più recente campagna dell'Unicef: tra gli altri si trova il diritto al avere un nome, ad avere la propria opinione, il diritto di pensare liberamente e quello all'istruzione.
Sembrano cose talmente scontate e banali che non ci facciamo neppure più caso. Sembra normale saper leggere e scrivere e poter dire la nostra, ma per una buona fetta della popolazione mondiale questo è un sogno, se non addirittura un miraggio lontanissimo. Non ci rendiamo conto che lo stesso terrorismo di cui tanto si parla le cui cause sono oggetto analisi e discussioni infinite in quest'ultimo periodo altro non è che uno dei tanti figli della "Signora Ignoranza" che rende schiavo il nostro mondo.
E al diritto all'istruzione, da cinque anni, lavora la parrocchia di San Giovanni Battista della nostra città, da quando è nato il gemellaggio con una missione dei Salesiani che si trova a Benguela, in Angola. Il progetto, presentato anche a 105 live (la Radio Vaticana in diretta nel programma "Young 2 Young"), prevede il sostegno ad una scuola primaria in cui imparano a leggere e a scrivere circa 10.000 persone (7.000 bambini e 3.000 adulti che partecipano alla scuola serale) e che per mantenersi ha bisogno di 6.000 Euro l'anno.
Il bello è che ogni gruppo della parrocchia - ragazzi, giovani e adulti - si è dato da fare per contribuire alla riuscita dell'iniziativa organizzando qualcosa che non fosse la solita colletta: si sono visti allora mercatini di ogni genere, un'asta di beneficenza in cui sono stati venduti oggetti di artigianato angolano e addirittura una riffa con ben 180 premi.
Lodevoli iniziative, non credete? Ma la raccolta di fondi non è lo scopo principale di questo gemellaggio che vuole qualcosa di più: il suo scopo principale e prioritario è quello di sensibilizzare le persone per far nascere una mentalità missionaria: perché non ci siano più guerre, specialmente quelle generate dall'analfabetismo e dall'ignoranza.

 

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Num 10 Gennaio 2002 | politicadomani.it