Esempi di buona economia da oltralpe
Quando il piccolo è più efficiente del grande
Siamo il paese dove più che altrove certe iniziative imprenditoriali sono possibili recando indubbi benefici di occupazione e sviluppo del territorio. Specie al Sud. Un esempio che unisce quattro idee risultate vincenti: agricoltura bio, chilometro zero, cooperazione, azionariato popolare.
Con oltre un milione di ettari dedicati alle coltivazioni biologiche, l'Italia è il primo stato dell’UE per numero di produttori biologici (43.815) ed è seconda solo alla Spagna per le superfici bio (dati Sinab). Il dato che va ben oltre la cifra: si tratta di un potenziale enorme, economico, alimentare, occupazionale. Che esiste, disperso, proprio a Sud, in Campania.
In Svizzera è nata da un anno a Losanna una piccola cooperativa agricola, la “Plateforme Bio Locale” (PBL) con lo scopo di attivare un circuito di distribuzione diretta di frutta e verdura biologica dalla campagna alle mense pubbliche della città.
Nonostante la presenza della Nestlé, la più grande impresa agroalimentare al mondo, il cui quartier generale a Vevey è a soli 18 chilometri da Losanna, la PBL si è ricavata un proprio spazio sicuro. Le aziende agricole dei 15 soci-produttori distribuiscono ogni giorno un carico di 300 kg di prodotti biologici e a km0 (frutta e verdura sono consegnati in bicicletta) tra i 18 cuochi degli 11 istituti comunali di Losanna (“Centre de vie enfantine”, CVE) dove vengono accolti 1.000 bambini dai 3 mesi ai 6 anni.
Il giro d'affari è di 36 mila euro al mese. A questi bisogna aggiungere il capitale sociale (oggi di 243 mila euro) raccolto da un gruppo di 27 investitori privati riuniti nel “Local Green Invest”, un'entità commerciale a cui Hansjörg Haas, il fondatore della “Plateforme” ha dato vita per far nascere e sostenere la cooperativa. Hans ha un passato da boscaiolo e team leader di Greenpeace. La particolarità di questa iniziativa non sta solo nell'aver scelto di affidarsi a una forma di azionariato popolare – preferendola a un tradizionale prestito bancario – ma soprattutto nel dare gli interessi del 2% sotto forma di beni reali, come frutta e verdura.
L’idea della “Plateforme Bio Locale” e della distribuzione nelle mense è di un calabrese, Filippo Pisano, emigrato in Svizzera da otto anni. Filippo è il cuoco dell’istituto Montelly, dal nome da un quartiere a sud-ovest di Losanna, che è il secondo più grande della città (120 piccoli ospiti di ben 26 nazionalità differenti). «Quasi il 100% dei piatti viene cucinato in loco e ogni giorno io e i miei assistenti prepariamo 300 pranzi e 250 merende ripartiti tra altri 5 “Centre de vie enfantine” che non dispongono di una cucina interna», spiega Filippo che in questa idea ha coinvolto il direttore dell’istituto.
Consorzio di aziende produttrici biologico a km0, azionariato popolare, cooperazione fra istituti scolastici. Sono tutte iniziative che potremmo facilmente fare nostre, senza paure. In modo naturale.
Input: Altreconomia
(ww.altreconomia.it)
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