Pubblicato su politicadomani Num 76 - Gennaio 2008

Ricerca CNR
Povertà nel Lazio
Lavoro, gestione delle spese correnti, accesso ai servizi sanitari e sociali, problematiche abitative e debito, sono questi i problemi delle famiglie del Lazio

di Costantino Coros

Nel Lazio una famiglia su cinque è povera. La povertà media nella regione è del 21,8%, quella povertà soggettiva del 54.3%. Le donne sono tra le più colpite. Solo un decimo degli individui oggetto d'indagine non ha preoccupazioni. Questi dati sono i risultati della ricerca "Povertà e indebitamento delle famiglie nel Lazio", realizzata dell'Evaluation Research Group (ERG) dell'Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione (ISTC) del Consiglio Nazionale delle Ricerche, su incarico dell'Assessorato alla Tutela dei consumatori e semplificazione amministrativa della Regione Lazio. "La situazione, già drammatica - si legge nell'indagine - appare ancor più critica se si passa alla povertà soggettiva. Infatti, dallo studio emerge che questa ha un'incidenza complessiva nel Lazio pari al 54.3%, con una percentuale del 66% tra i single". La percentuale di residenti nella regione che si sentono poveri decresce progressivamente passando dalle famiglie formate da due componenti (51,7%), a quelle con tre componenti (51,9%), tocca il valore minimo in quelle formate da quattro componenti (47,1%) e aumenta nuovamente in quelle con 5 o più componenti (59,7%). Si sentono poveri, anche se non lo sono oggettivamente, il 34,5% dei cittadini laziali, ben uno su tre, mentre uno su cinque (il 19,8%) lo è sia oggettivamente sia soggettivamente. "Tra questi consapevolmente poveri prevalgono nella popolazione femminile (65,8%) e nelle persone tra i 45-54 anni, quelle non occupate, con bassi livelli di scolarità, che non hanno una casa di proprietà. Tutte queste categorie ritengono che la situazione economica sia peggiorata negli ultimi 12 mesi", osserva Angelita Castellani dell'ISTC-CNR. Anche il gruppo di chi in base al reddito non verrebbe classificato povero, ma si percepisce tale, coinvolge in particolare le donne (57.3%), le persone con titolo di studio medio basso, i lavoratori atipici e coloro che non possiedono una casa di proprietà. Tra gli altri dati di maggiore interesse, messi in luce dallo studio, c'è la rilevazione del reddito medio, che è pari a 1.038,09 euro; quello degli uomini è in media 1.288,67, quello delle donne in media è 809,09 euro. I lavoratori indipendenti dispongono del reddito medio maggiore (1.872,67 euro). I parasubordinati percepiscono un reddito medio inferiore a quello dei pensionati (rispettivamente 845,51 euro per i primi e 971,27 euro per i secondi). Inoltre, il 66,6% del campione possiede una casa di proprietà; il 25,5% vive in affitto. Mutuo e affitto incidono rispettivamente per il 30% e il 33% sul reddito familiare. Sempre sul fronte del credito familiare, negli ultimi 12 mesi ha fatto richiesta di credito con esito positivo il 15,7% del campione; il 2,6% ha visto respinta la richiesta. La ricerca ha scoperto che il credito viene concesso in misura maggiore alle famiglie che si trovano al di sopra della soglia di povertà (83,3%). I giovani dai 18 ai 24 anni preferiscono rivolgersi agli amici per ottenere sostegno economico. Mentre i 25-34enni tendono a rivolgersi alle finanziarie; infine, i 55-64enni si rivolgono in prevalenza alle banche. "Le difficoltà e le problematiche che le famiglie devono affrontare non fanno riferimento alla sola dimensione economica", conclude Antonella Rissotto. "Dalla ricerca emerge che gli individui si confrontano soprattutto con problematiche lavorative (31,2%), con la gestione delle spese correnti (29,6%), con l'accesso ai servizi sanitari e sociali (11,3%), con problematiche abitative (6,1%) e infine con il debito (4,8%)". Un altro fronte caldo è quello dell'accesso ai servizi sociali e sanitari: questo aspetto, sembra essere un problema che coinvolge gli ultra sessantacinquenni. Questo dato, sottolinea il CNR, "risulta rilevante, a fronte del fatto che sono proprio questi soggetti che necessiterebbero di una maggiore assistenza".

 

Tabella 5 - Soglie di povertà relativa (media)

Numero di componenti della famiglia

Soglia Povertà Relativa CNR (media reddito)

1

725,74

2

1209,57

3

1608,73

4

1971,60

5 o più

2298,19

 

Tabella 6 - Incidenza della povertà relativa per classi di ampiezza della famiglia

Numero di componenti

 

Povero
Non povero

1

14,4%

85,6%

2

15,9%

84,1%

3

22,0%

78,0%

4

27,8%

72,2%

5 o più

42,0%

58,0%

Totale

21,8%

78,2%

 

Tabella 11 - Distribuzione del reddito medio per fasce di età

Fasce di età

Reddito medio

18-24

526,66

25-34

881,54

35-44

1093,14

45-54

1271,71

55-64

1310,06

65 e più

954,72


Fonte:
Conferenza stampa su povertà e indebitamento delle famiglie nel Lazio
Regione Lazio - Assessorato alla Tutela dei Consumatori e Semplificazione Amministrativa
Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione del CNR

 

Incidenza della povertà oggettiva/ soggettiva per provincia di residenza (quante famiglie oggettivamente/soggettivamente povere in % sul totale provinciale)

Provincia

Incidenza di povertà oggettiva

Incidenza di povertà soggettiva

Frosinone

33%

56%

Latina

25,9%

60,4%

Rieti

26,5%

56%

Roma

19,7%

53,2%

Viterbo

25%

53,9%

 

Incidenza della povertà relativa per classi di ampiezza familiare

 

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