Pubblicato su politicadomani Num 72/73 - Set/Ott 2007

La società civile si mobilita
E’ un torrente in piena il Forum dei Movimenti per l'Acqua
Dopo la presentazione della legge di iniziativa popolare sostenuta da oltre 400mila firme, continua la mobilitazione a difesa del diritto all'acqua

di Costantino Coros

È un torrente in piena che promette di travolgere tutti quelli che pensano di utilizzare l'acqua per trarne profitto. Il Coordinamento nazionale del Forum italiano movimenti per l'acqua promette battaglia senza quartiere per garantire ai cittadini il diritto all'acqua e la gestione pubblicistica delle fonti, degli approvvigionamenti e dei servizi idrici.
L'assemblea nazionale del Coordinamento che si è svolta lo scorso 8 settembre a Milano, nel confermare l'importanza e la necessità di costruire un appuntamento di carattere nazionale, ha deciso di comune accordo che la prossima tappa della campagna sarà la manifestazione nazionale per l'acqua pubblica e i beni comuni, a sostegno della legge d'iniziativa popolare e della gestione democratica e partecipativa dell'acqua. La data della manifestazione è già stata fissata: il corteo si snoderà per le vie della Capitale il prossimo 1° dicembre.
All'assemblea di Milano hanno partecipato 70 persone in rappresentanza di comitati e coordinamenti provenienti da Piemonte, Lombardia, Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Abruzzo, Campania, Puglia e Sicilia. Fra le reti associative erano presenti Comitato Italiano per il Contratto Mondiale dell'Acqua, FpCgil, Foro Contadino, Attac, Sdl.
La relazione introduttiva di Rosario Lembo e gli interventi seguenti hanno sottolineato i punti di forza del movimento per l'acqua, che possono essere riassunti nel forte radicamento e nella capillare diffusione territoriale, nella capacità di connettere le questioni locali con la dimensione nazionale della mobilitazione, nella capacità di aggregazione di esperienze e culture molto differenti fra loro, nella costruzione di una rete che consente di rafforzare ciascun conflitto territoriale e nell'adesione di più di un centinaio di enti locali alla campagna.
"Da sottolineare, come indicatore positivo della vivacità dei movimenti per l'acqua - si legge nel documento conclusivo dell'Assemblea - il fatto che alcune regioni si sono presentate all'appuntamento di Milano avendo già fatto riunioni regionali di preparazione della stessa. È il caso della Liguria, Puglia, Sicilia e Lombardia, mentre in molti territori anche durante il mese di agosto si sono svolte diverse mobilitazioni ed iniziative: fra le più importanti, quella della mobilitazione sull'inquinamento della discarica di rifiuti tossici a Bussi in Abruzzo; quella della lotta dei lavoratori di Pubbliacqua in Toscana; il presidio permanente alle sorgenti del Rio Fergia contro la Rocchetta in Umbria; le mobilitazioni nell'Ato agrigentino in Sicilia; la mobilitazione in difesa dell'Aniene nel Lazio". Gli interventi delle diverse realtà regionali hanno evidenziato la crescente capacità di mobilitazione nei singoli territori, ma anche la progressiva accumulazione di saperi che stanno producendo importanti documenti: molti hanno già realizzato, prima fra tutti Ragusa, o hanno messo in calendario la realizzazione di inchieste o libri bianchi o siti internet, come nel caso di Roma, iniziando così a costruire nella pratica concreta quell'osservatorio permanente sui servizi idrici, che è uno degli obiettivi che il Forum si era dato.
Significativi, anche se ovviamente insufficienti - hanno sottolineato i partecipanti all'Assemblea - i risultati politici fin qui ottenuti: si parte dall'esclusione dell'acqua da ogni ulteriore provvedimento di liberalizzazione, si passa per l'approvazione alla Camera dei Deputati del provvedimento di moratoria; si prosegue con l'invio da parte del Presidente della Camera della proposta di legge del Forum italiano dei movimenti per l'acqua alla Commissione Ambiente della Camera, per arrivare all'inserimento nella mozione di approvazione del Documento di programmazione economico finanziaria della istituzione di un Fondo nazionale per il riammodernamento e la ristrutturazione delle infrastrutture idriche.
Infine, non è mancato un forte impegno a portare avanti la battaglia per l'acqua anche a livello internazionale. Infatti, l'esperienza del Forum dei Movimenti per l'Acqua è sicuramente una risorsa che può contribuire a rafforzare i movimenti che a livello planetario si stanno battendo per l'acqua come bene comune e contro le privatizzazioni. Un'esigenza espressa dai movimenti del sud del mondo in tutti gli appuntamenti internazionali è che anche in Europa si costruisca una rete continentale per l'acqua pubblica e contro le privatizzazioni. Esigenza dettata anche dal fatto, tutt'altro che secondario, che la sede di quasi tutte le più grandi multinazionali dell'acqua è situata nei paesi europei. L'assemblea ha dunque condiviso la necessità che all'interno delle attività del coordinamento nazionale della campagna si avvii un lavoro sul fronte internazionale.
"Alla luce di queste scadenze - hanno detto i partecipanti all'Assemblea - diventa centrale porsi l'obiettivo di arrivare agli appuntamenti internazionali con la nascita della Rete Europea dei movimenti per l'acqua, in modo che tutti i movimenti continentali possano contribuire in maniera importante al lavoro di quelli mondiali".

 

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