Pubblicato su politicadomani Num 69 - Maggio 2007

Notizie

 

Scriverò poesie anche per te
In molti paesi, Nepal incluso, il numero delle lavoratrici minorenni cresce ogni giorno: le guerre civili e la cronica povertà sono i motivi per cui i genitori mandano le loro figlie in servitù.
Per lei erano le 10 del mattino, a Katmandu, per me le 10 di sera a Manhattan. Non a tutti i bambini a servizio è permesso andare a scuola, ha cominciato col dirmi Bhandari, e altri non lavorano così duramente come lei: "Quando paragono il mio lavoro a quello delle mie amiche sento che il mio è più difficile. Loro non devono pulire i pavimenti come devo pulirli io. I miei padroni non possono sopportare neanche un granello di polvere nei corridoi."
Quando le faccio i complimenti per la poesia che ha scritto per la sua migliore amica, che è restata al villaggio e le manca molto, mi risponde così: "Anche tu puoi essere mia amica. Scriverò poesie anche per te."
E lo ha fatto subito, prima che la nostra chiacchierata, durata più di un'ora, terminasse:
“Ti prego, non spezzare e non gettare via la legna che è stata tagliata nella foresta.
Ti prego, non spezzare e non gettare via la lettera, amica mia, che scrivo
per te”.
(Pat Orvis, corrispondente ONU, 1° giugno 2005)

 

Ridere della guerra
un film comico sulla guerra in Iraq riempie i cinema di Teheran

Per essere uno che di solito picchiava gli studenti riformisti, Masoud Dehnamaki sembra essersi molto addolcito. Ex leader di una milizia estremista, ha sotterrato il manganello e ha realizzato uno dei maggiori successi commerciali della storia del cinema iraniano. Dopo due documentari sulla prostituzione e sulla violenza nel mondo del calcio, Dehnamaki ha riempito le sale cinematografiche grazie ad una irriverente commedia intitolata Ekhrajiha (Gli Emarginati): un gruppo di sbandati, ladri e drogati di Teheran finisce al fronte durante il conflitto con l'Iraq. Sinceramente devote agli ideali nazionali, queste canaglie si trasformano in eroi di guerra. Il suo atteggiamento indifferente verso le vacche sacre della rivoluzione gli ha fatto guadagnare simpatie sia tra gli intellettuali liberali sia tra i fondamentalisti islamici. Dopo il suo ritorno dal fronte, Dehnamaki si è unito al gruppo Ansar-e.Hizbullah, una milizia fedelissima ad Ali Khamenei. Nel tempo il gruppo si è ridotto ad un piccolo nucleo di estremisti convinti che la classe dirigente del paese abbia tradito gli ideali rivoluzionari con le riforme economiche degli anni novanta. Ora, senza alcun legame con il mondo politico, continuano a battersi contro la povertà e la corruzione. Nel suo film si ritrova questo sentimento diffuso tra molti reduci. Sicuramente Dehmanaki ha cambiato i suoi metodi di lotta, attaccando l'establishment islamico con il cinema. Ma gli intellettuali liberali farebbero bene a non incensarlo troppo e a ricordarsi che i suoi nemici naturali sono proprio loro.
(The Economist)

3 maggio: World Press Day
Il 3 maggio è la giornata internazionale per la libertà di stampa. L'Onu l'ha istituita nel 1993 per ricordare il ruolo fondamentale che il giornalismo indipendente riveste in tutto il mondo. È inoltre l'occasione per fare il punto della situazione dell'effettivo grado di libertà di cui godono i giornalisti. Ma il quadro non è molto incoraggiante.

 

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Num 69 Maggio 2007 | politicadomani.it