Pubblicato su politicadomani Num 59/60 - Giu/Lug 2006

Quale economia?
Globalizzazione e logica del profitto: dibattito con il Prof. Romeo Ciminello

 

Il 9 giugno scorso la Scuola di Formazione Socio-Politica e lo staff di "politicadomani", in collaborazione con la Diocesi di Velletri-Segni, hanno incontrato, a Velletri, il Prof. Romeo Ciminello docente di Etica e Finanza presso l'Università Gregoriana di Roma. Un lungo e piacevole dialogare su temi difficili e attualissimi: l'etica e la morale dell'economia e della finanza. E di globalizzazione, che è all'origine della miseria, della disuguaglianza sociale e di innumerevoli conflitti.
Ci spiace molto che non sia potuto intervenire all'incontro il Prof. Alberto Castagnola, che ha dovuto rinunciare per problemi di salute sopraggiunti all'ultimo momento. Cogliamo l'occasione per inviargli, a nome di tutti, i nostri saluti e l'impegno sincero ad organizzare al più presto con lui un nuovo incontro. Abbiamo avuto però l'occasione di approfondire la conoscenza del Vescovo, Mons. Vincenzo Apicella, attento e sensibile alle problematiche sociali del territorio, che sono anche profondamente legate alle dinamiche economiche e socio-politiche dell'intero Paese e del mondo.
Punto di partenza è la Dottrina Sociale della Chiesa, nella quale la critica al profitto come motore del progresso umano è netta e inequivocabile, così come la condanna del liberismo sfrenato che ha portato a nuove forme di imperialismo. Il Prof. Ciminello, che ha insegnato anche a lungo all'Università degli Studi di Trieste, ha avuto dinanzi a sé un pubblico molto attento fatto in gran parte di giovani: "La finalità dell'uomo è conoscenza, perché Dio è conoscenza. Arrivare a diventare elemento di conoscenza universale è il destino dell'uomo. Attraverso un cammino in cui l'etica ci sostiene, in quanto rappresenta la conoscenza del bene. Il punto di riferimento dell'etica applicata è la responsabilità". Responsabilità è solidarietà, è interdipendenza, è urgenza di fare qualcosa. Ma cosa? "Consumo critico, investimento critico, commercio equo e solidale. Fare un salto di paradigma, cambiare mentalità". L'economia alternativa produce così coscienza sociale. "Il 5% della popolazione mondiale consuma l'80%" delle risorse economiche mondiali. C'è disuguaglianza nella globalizzazione dei capitali, e mai dei diritti. Né c'è uguaglianza di diritti in un mondo dove solo "quattro persone hanno la stessa ricchezza dell'intero PIL dell'Africa", che ha 700 milioni di persone.
Occorre continuare a studiare, ad approfondire e a capire perché questa globalizzazione è una menzogna, è criminalità globalizzata. Occorre agire.

 

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