Pubblicato su politicadomani Num 59/60 - Giu/Lug 2006

Palestina
Le origini di Hamas
Da associazione religiosa dedita ad attività assistenziali a movimento di resistenza contro l'occupazione di Israele

di Alberto Foresi

Recentemente assurto agli onori della cronaca in seguito alla vittoria nelle elezioni palestinesi, Hamas nacque con lo scoppio della prima intifada nella striscia di Gaza (1987-1991). Fondatore del movimento fu lo sceicco Ahmed Yassin, ucciso il 22 marzo del 2004 in seguito ad un'eliminazione mirata ad opera dell'esercito israeliano. Iniziali animatori di Hamas furono sia studenti formatisi nelle università egiziane, sia giovani nati durante l'occupazione israeliana direttamente coinvolti nell'intifada.
Originariamente Hamas è stato vicino alle posizioni della Fratellanza islamica egiziana, proponendosi come associazione religiosa dedita ad attività assistenziali e all'insegnamento coranico, ritenuto indispensabile all'educazione dei giovani votati al Jihàd. Presto, tuttavia, il diretto coinvolgimento nella lotta contro l'occupazione israeliana radicalizza le sue posizioni politiche, ridimensionando la propria dimensione religiosa. Nella lotta Hamas si impegna sia a conseguire risultati nel breve periodo, quale, prima di tutto, la resistenza contro gli insediamenti colonici, sia a lungo termine, con l'obiettivo di ottenere l'autonomia dei Territori occupati tramite una resistenza armata in tutto simile a quella esercitata da organizzazioni politico rivoluzionarie di diversa natura nei vari scenari mondiali.
Elemento peculiare di Hamas è la fusione in un unico progetto antisionista di due diverse anime del mondo palestinese: da una parte un nazionalismo di matrice politico-militare, dall'altra un costante richiamo ai valori della religiosità islamica. In questo modo la componente religiosa costituiva il patrimonio ideale che avrebbe ispirato le azioni dei suoi membri, ciò all'interno di una organizzazione armata nazionalista strutturata per molti versi in modo non dissimile da altre organizzazioni di diversa origine dedite alla guerra non convenzionale. Per questo motivo Hamas è stata definita islamonazionalista, impegnata sia a livello politico-militare, sia in un processo di islamizzazione dal basso secondo direttive di propaganda di matrice nazionalista, non assimilabili pertanto al Jihàd islamico palestinese, che presenta aspetti più marcatamente panislamisti.
Dalla sua costituzione, Hamas vide progressivamente aumentare la sua influenza fra i settori della piccola borghesia palestinese che davano il proprio fattivo appoggio all'intifada. Dopo la prima guerra del Golfo ottenne consensi soprattutto fra le giovani generazioni, deluse dall'autoritarismo e dalla corruzione presenti nell'Anp (l'Autorità nazionale palestinese). A fianco del tentativo di egemonizzare il consenso nella società palestinese, Hamas rimase sempre in una situazione di latente rivalità con l'Olp e con il suo leader indiscusso, Yasser Arafat. I dissidi emersero in occasione della solidarietà manifestata dall'Olp verso Saddam Hussein, delle trattative bilaterali con Israele di Madrid (1991) e della sottoscrizione degli accordi di Oslo del 1993.

 

Jihàd Islamico palestinese

In Hamas ci sono diverse correnti. Una di queste è il Jihàd Islamico palestinese, gruppo fondamentalista terroristico più estremo di Hamas. Il movimento è panislamista nel senso che la lotta per la liberazione della Palestina è parte di una prospettiva che prevede un unico Stato islamico, dal Mediterraneo al Giordano.
Così Massimo Introvigne, direttore del CESNUR (Center for Studies of New Religions) ed esperto di fondamentalismo islamico, risponde ad una domanda di Graziella Teta durante un'intervista (Elledici Terza Pagina, marzo 2003):
D: L'azione di Hamas si concentra in Palestina nella prospettiva di un unico Stato islamico, dal Mediterraneo al Giordano: ma è possibile che per raggiungere lo scopo "esporti" la modalità di lotta degli attentati suicidi al di fuori della Palestina, per fare pressione sul resto del mondo?
R: Sembrerebbe che Hamas abbia finora rifiutato di farlo, e su questo punto abbia rotto con Osama bin Laden e al-Qa'ida. Da questo punto di vista Hamas privilegia la questione palestinese come madre di tutte le questioni, mentre al-Qa'ida è più "internazionalista" e utilizza le varie questioni a mano a mano che si presentano, cambiando se necessario le sue priorità in corso d'opera. Ma in Hamas ci sono diverse correnti, ci sono movimenti terroristici diversi da Hamas come il Jihàd Islamico palestinese, e le cose possono cambiare in qualunque momento.

[Intervista completa su: www.cesnur.org/2003/hamas_07.htm]

 

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