Pubblicato su politicadomani Num 59/60 - Giu/Lug 2006

Onda dopo onda...
I tempi sono cambiati, anche i comunisti sono al governo. I muri cadono, sono caduti tanti anni fà; ovvio che cadessero anche in Italia

di Agostino Cusella

L'ago della bilancia elettorale, spostato di circa 25000 preferenze verso sinistra, ha permesso il tracciato di una nuova rotta di navigazione. Adesso il centrosinistra diventa la misura di se stesso: di ciò che sa fare, di ciò che vuole essere, di ciò che vuole diventare durante i cinque anni della prossima legislatura.
Prodi è riuscito a trasformare le due sinistre italiane, quella radicale e quella riformista, in un'unica coalizione che l'ha portato a vincere.
Ciò fa sperare in un naturale evolversi, in una forma di simbiosi della sinistra. È auspicabile che l'Ulivo ed i suoi rami non appassiscano, ma si rigenerino nella costituzione del Partito Democratico con il fine comune del buon governo del Paese, un fine che si sta rincorrendo da oltre un ventennio.
In questa consultazione elettorale molta importanza ha rivestito il voto degli italiani all'Estero il cui esito per alcuni versi è stato sorprendente: il centrosinistra può contare in totale su cinque senatori: uno in Europa (Micheloni); uno in Sud America (Pallaro); uno in Centro e Nord America (Turano); uno per l'Asia e l'Oceania (Randazzo).
Innovativo è anche il fatto che per la prima volta sono stati eletti presidenti di Camera e Senato due persone accomunate da un excursus storico comune: entrambi sindacalisti, Fausto Bertinotti e Franco Marini.
Il primo nasce democristiano di sinistra; il secondo diventa comunista, anche se di origine socialista.
Una volta la politica passava per Montecitorio, dove i leader si ammucchiavano, litigavano e decidevano su progetti elaborati spesso fuori Palazzo, nelle sedi di partito. La seconda carica dello Stato, aveva il volto di vecchi saggi quali Fanfani o Spadolini, fedeli servitori dell'Istituzione.
Ora i tempi sono cambiati: c'è bisogno di cariche istituzionali affidati ad esponenti di partito super partes, e che sappiano rimanere tali anche a costo di far arrabbiare la propria parte. Ma c'è bisogno anche di politici di primo piano , capi di partiti capaci di tessere relazioni internazionali, con la testa rivolta all'Europa, a Bruxelles, alla U.E.
L'evoluzione è stata confermata anche con l'elezione a Capo dello Stato di Giorgio Napolitano; per la prima volta nella storia della Repubblica un ex PC sale sul Colle.
Aperture positive sono state dimostrate dall'Oservatore Romano, dell'Avvenire : i due quotidiani hanno dimostrato sensibilità nel capire che i tempi i sono cambiati che nessuno pensa più alla cosiddetta conventio ad excludendum" invalsa nel secondo dopoguerra nei confronti del Pci. Era nelle cose, i muri cadono, sono caduti tanti anni fa: era ovvio che cadessero giustamente anche in Italia
Ora, dopo Ciampi, in Italia c'è un altro amico dell'Europa. Onda su onda, onda dopo onda, una nuova rotta è stata tracciata da percorrere in questo primo secolo del terzo millennio: si apre l'era del dialogo nazionale, europeo e internazionale perché alla tragedia della guerra si sostituisca la pace e alla depressione si sostituisca il progresso.

 

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