Pubblicato su Politica Domani Num 31 - Dicembre 2003

Paesi dimenticati
LRA: guerra, miseria e follia
In Uganda continuano gli scontri e dilaga la follia

di Daniele Proietto

È dalla fine degli anni 80, che l'Uganda settentrionale è teatro di scontri fra le forze governative e un'alleanza di tre gruppi di ribelli: l'Esercito di Resistenza del Signore (LRA), il Fronte della Sponda Occidentale del Nilo (WNBF) e le Forze Democratiche Alleate (ADF). La coalizione è capeggiata dall'LRA, un gruppo di fanatici Cristiani che ha le sue basi principali nel Sud del Sudan. E proprio il Sudan è stato, fino al gennaio 2002, il più grande sostenitore della causa dell'LRA, a cui per anni ha fornito armi e supporto logistico, nonostante la diversa fede religiosa (quello del Sudan è un governo Mussulmano). Il fatto è che questo sostegno fa parte di un piano di vendetta del Sudan contro l'Uganda, da sempre finanziatore della SPLA (Sudan People's Liberation Army), un gruppo di ribelli che da circa 20 anni lotta per la supremazia nel Sud del Sudan.
L'LRA è stato fondato da Joseph Kony alla fine degli anni '80. Kony radunò i resti dell'esercito di Acholi (sua tribù d'origine) che una sua zia (Alice Lakwena, pretessa vudù) condusse rovinosamente alla sconfitta contro la giunta militare del Presidente Museveni durante le rivolte avvenute tra il 1987 ed il 1988. La vendetta per le ingiustizie subite dagli Acholi, si trasformò presto in un'opera di repressione delle popolazioni locali: migliaia di persone sono state mutilate e uccise, i bambini sono rapiti dai propri villaggi e sono impiegati nelle battaglie e nei massacri (oltre 20.000 bambini negli ultimi anni). Obiettivo dell'LRA diventa presto l'instaurazione in Uganda di un regime basato sui dieci comandamenti.
In realtà quello di Kony è uno dei più efficaci esempi di sincretismo: un misto di animismo e magia africane nelle quali il capo, Kony, si dichiara profeta ispirato da uno spirito-guida divino.
La "dottrina" dell'LRA viene imposta ai bambini rapiti, che sono spinti a combattere anche senza armi sotto l'effetto di droghe. In battaglia i bambini portano con loro una pietra e una bottiglia d'acqua munita di bastoncino; in caso di pericolo la pietra si trasformerebbe in montagna per proteggere i combattenti bambini dall'avversario, e l'acqua, versata in terra, creerebbe un fiume capace di disperdere le pallottole del nemico.
Kony profetizza l'avvento di un giorno in cui tutte le armi da fuoco smetteranno di funzionare (il giorno del "mondo silenzioso"), e da quel giorno solo coloro in grado di usare le armi bianche potranno sconfiggere i nemici e raggiungere il potere.
In questo regno Kony ha il compito di legislatore. Per sua autorità quindi i "dieci comandamenti" stanno rapidamente aumentando di numero. Per esempio, l'undicesimo comandamento suona più o meno così: "non dovrai mai guidare una bicicletta"; i soldati della LRA puniscono tutti coloro che trovano su una bicicletta mutilando loro le natiche a colpi di machete. Ci sono nei "comandamenti" metodi di addestramento per guidare i ribelli in folli battaglie e persino una campagna per l'uccisione di tutti i proprietari di polli bianchi e di maiali.
Una follia che fa ogni giorno vittime sempre più numerose perché, oltre che sul terrore, trova nutrimento nell'ignoranza, nella superstizione e nell'abbandono in cui questo paese è stato troppo a lungo lasciato.

 

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