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Pubblicato su Politica Domani Num 17/18 - Set/Ott 2002 CL
MEETING DI RIMINI
Diario e riflessioni di uno spettatore curioso Alberto Carroccio "Con le
sue oltre 600mila presenze, in media ogni anno, il Meeting di Rimini
(dal 1980 annuale appuntamento di fine agosto) è il festival
di incontri, cultura, musica e spettacolo più frequentato del
mondo". Questo richiamo vocale sul "Chi siamo"
del sito internet del Meeting, mi ha convinto quest'estate ad andare
a curiosare per un paio di giorni, per vedere cos'è che attira
tanta gente verso quello che probabilmente è l'evento per eccellenza
di Comunione e Liberazione.
Dopo essermi procurato il programma degli incontri e degli eventi, come
sempre fittissimo - dalla politica alla teologia, dalle scienze alle
mostre - sono andato a registrarmi all'accoglienza.
Il primo impatto, arrivando alla
vecchia Fiera di Rimini dove si svolge l'evento, è stato di sorpresa
nel constatare l'età media dei partecipanti: non che mancassero
persone adulte, anzi, ma quei ragazzi da una parte e le famiglie con
bambini dall'altra facevano pensare più a un parco di divertimenti
che ad un evento culturale della portata del Meeting, al quale nelle
passate edizioni hanno partecipato personalità come l'Abbé Pierre, il Dalai Lama, Giovanni Paolo II, Madre Teresa di Calcutta,
Hans Urs Von Balthasar, Jean Guitton, il Card. Martini, Lech Walesa,
Carlo Rubbia, Massimo Cacciari, ed i cantanti Miriam Makeba e I Nomadi.
Non meno interesse riscuotono gli uomini politici che vi partecipano.
Quest'anno (ma è successo anche in passato) il Polo ha fatto
la parte del leone; l'opposizione era presente con solo qualche rappresentante,
molto meno che nelle scorse edizioni, quando hanno partecipato al Meeting,
tra gli altri, D'Alema, Rutelli, Prodi, Minniti, Veltroni.
Ma torniamo alla gente ed alla giornata tipo. Ho dormito anch'io in
uno dei tanti camping sovraffollati della riviera romagnola, subendo
due sveglie canore: la prima alle tre di notte ad opera dei vicini di
tenda inneggianti a Bacco; la seconda alle otto, con i ciellini che
iniziavano la messa.
Giunto alla Fiera di Rimini, dopo un paio di conferenze, ho conosciuto
una famiglia che aveva deciso di trascorrere le vacanze al Meeting;
con un po' di buona volontà si riescono a conciliare gli incontri
con gli spettacoli serali ed anche con qualche buona ora di sole in
spiaggia.
Si va a mangiare in un'area attrezzata, una specie di sagra del fast
food, per poi reimmergersi fino a sera in altri convegni; guardati a
vista e circondati da giovani in pettorina gialla. Sono i volontari
di CL, perlopiù universitari, che, oltre ad occuparsi del servizio
d'ordine, hanno allestito e poi smonteranno le strutture del f
Ma cosa pensa della politica coloro
che vengono al Meeting e, soprattutto, a quali schieramenti sono legati?
Mentre la platea mi è sembrata abbastanza eterogenea, lo stesso
non posso dire dei conferenzieri perché la presenza degli esponenti
del Polo è stata preponderante.
Cl non ha mai nascosto gli orientamenti politici dei suoi dirigenti
i quali, a volte, specie alla fine degli anni '80, hanno permesso che
alcuni politici utilizzassero il Meeting come platea per i loro comizi.
L'errore è stato ammesso dagli stessi vertici di CL, i quali
agli inizi degli anni '90 cercarono di garantire negli interventi del
Meeting la pluralità delle idee.
Comunione e Liberazione è anche un'associazione educativa che
coinvolge numerosi ragazzi. Mi aspettavo per questo un'analisi politica
più generale; in alcuni casi invece è sembrato che essa
appoggiasse pubblicamente un partito. Lasciamo questo compito alle sezioni
giovanili dei vari partiti, che troppo spesso rischiano di educare alla
partitica più che alla politica.
Non si tratta né di rinunciare né di sbiadire convinzioni
nelle quali ci si riconosce individualmente e come gruppo, si tratta
piuttosto di proporre un confronto quanto più ampio possibile
in un contesto di grande partecipazione come quello del Meeting, per
garantire il rispetto di tutte le opinioni e la democrazia.
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