Pubblicato su Politica Domani Num 17/18 - Set/Ott 2002

Il mondo mediterraneo
"COME RANE INTORNO AD UNO STAGNO"
Crocevia di culture, luogo di incontro e confronto di popoli e civiltà

Alberto Foresi

"Viviamo attorno ad un mare come rane intorno ad uno stagno". Queste parole del filosofo Socrate sembrano in qualche modo definire la caratteristica peculiare del mondo mediterraneo. Il mar Mediterraneo, che pure, su una carta del mondo, non è che una piccola fenditura della crosta terrestre da Gibilterra al Bosforo, è stata infatti la culla nella quale sono sorte e si sono sviluppate le principali civiltà occidentali, civiltà che hanno generato, grazie al loro incontro, e spesso per le conseguenze dei loro conflitti, la civiltà europea di cui ci sentiamo eredi e protagonisti.
Infatti, come sostenne lo storico francese Braudel, il Mediterraneo è un insieme di civiltà accatastate le une sulle altre, di cui spesso troviamo vestigia in luoghi apparentemente loro estranei: la grecità classica nell'Italia meridionale, la romanità imperiale in Libano e Libia, il mondo islamico in Spagna e sulla Costa Azzurra, Genova e Venezia nell'Oriente bizantino ed islamico...
Anche dal punto di vista fisico l'ambiente risponde a caratteri omogenei: lo stesso mare, principale via di comunicazione, presenta analogie in tutto il bacino, navigabile in primavera ed in estate, spesso sconvolto da tempeste improvvise in autunno ed inverno. Le coste circondate dal mare sono solitamente caratterizzate dalla presenza, a ridosso di esso, di montagne scoscese, da ripidi pendii che spesso terminano direttamente nell'acqua, creando un paesaggio che accumuna le diverse regioni mediterranee. Questo contesto geografico è rotto solo in alcune parti, ove si aprono ampie distese pianeggianti, ad esempio in Provenza, in Veneto e nel Sahel tunisino, che sembra contrapporre all'acqua un mare di sabbia, solcato non da navi bensì dalle carovane che trasportavano spezie e beni preziosi.
Un ulteriore elemento unificante è inoltre riscontrabile nella struttura dei rapporti sociali: cemento della vita mediterranea è infatti la famiglia, che, pur nei diversi contesti, sembra rispondere a comuni tipologie. La struttura patriarcale, il cui ruolo saliente è la gestione e la trasmissione del patrimonio, è infatti una caratteristica che accumuna i diversi popoli mediterranei.
Nella prospettiva braudeliana della "lunga durata" merita un'osservazione il modellarsi del rapporto uomo-natura, la capacità nel tempo dell'uomo di agire sull'ambiente circostante al fine di poter beneficiare delle sue risorse nonché di poter godere anche della sua bellezza. È interessante notare come il lussureggiante orto del palazzo del re Alcinoo, ove Ulisse, nell'Odissea omerica (VII Libro), trova ospitalità, caratterizzato dalla presenza di olivi, viti, alberi da frutto e aiuole fiorite, nonché dalle fontane, indispensabili per contrastare l'aridità del clima mediterraneo, costituisca, già otto secoli prima di Cristo, un modulo fondamentale dell'agricoltura occidentale definito nelle sue essenziali caratteristiche architettoniche ed agronomiche. Tale modello si perpetuerà nei secoli, nei giardini romani, in quelli moreschi di Spagna e Sicilia, nella Provenza...
(Continua)

 

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