Pubblicato su Politica Domani Num 11 - Febbraio 2002

Bielorussia
AIUTIAMO I BAMBINI
Accoglienza, adozioni a distanza e case famiglia

Claudia Mariani

La crisi politica ed economica della Bielorussia, una delle nazioni rimaste più contaminate dalle radiazioni del disastro nucleare della centrale di Chernoby, è diventata ormai cronica; la crisi aggrava la situazione di generale povertà e la disastrosa condizione sanitaria del paese. Così, gli orfanotrofi si affollano di bambini che vengono abbandonati lì dalle famiglie a causa delle catastrofiche condizioni economiche in cui versano; questi bambini vanno ad aumentare il numero degli orfani effettivi. Come se questo non bastasse, molti bambini bielorussi sviluppano gravi patologie dovute alle radiazioni ancora presenti. La Puer, associazione ONLUS di volontariato, si occupa dell'assistenza e dell'aiuto ai bambini e ai minori in difficoltà. Tramite l'accoglienza in famiglie italiane dal 1993 la Puer assiste i bambini bielorussi le cui condizioni di salute necessitano periodi di allontanamento dalle zone contaminate e, nel caso, cure specifiche. L'accoglienza può durare da uno a tre mesi e i piccoli ospiti provengono sia da internati che da famiglie. Le famiglie ospitanti si impegnano ad offrire ai bimbi una nutrizione sana, controlli diagnostici e cure per eventuali patologie. Oltre a questa attività di accoglienza, l'associazione si è recentemente impegnata in un programma di adozioni a distanza e per interventi di tipo economico ed amministrativo per costituire delle case-famiglie. Questo istituto è stato introdotti di recente dalla nuova legislazione Bielorussa sulla famiglia. Le case-famiglia hanno lo scopo di costituire effettivi nuclei familiari stabili, in grado di accogliere minori orfani o in stato di abbandono. La Puer ha deciso di intervenire attivamente in questa iniziativa, finanziando, ristrutturando ed eventualmente amministrando alcuni stabili. Un primo intervento per la costruzione di uno stabile si sta realizzando nella città di Leban. Il progetto prevede la ristrutturazione di un immobile suddiviso in quattro alloggi uguali, in grado di ospitare dai 6 ai 10 bambini ciascuno. Nel progetto dell'adozione a distanza invece, la famiglia adottiva si impegna al versamento di una quota pari a 30 dollari mensili, di cui 25 vengono inviati direttamente al bambino adottato e 5 entrano a far parte di un fondo per una equipe medica che gli assicura un'assistenza sanitaria completa. La famiglia adottiva riceverà le foto con i dati personali e quelli dei famigliari del piccolo adottato oltre a un aggiornamento periodico sulla crescita, lo stato di salute e l'istruzione del bambino. L'adozione dovrà durare per tre anni e non richiede particolari requisiti: può essere effettuata da persone non coniugate, famiglie, comunità, … .
Dal momento che la Puer è una ONLUS, la donazione è deducibile dal reddito.

Per ulteriori informazioni, visitare il sito http://www.puer.it

 

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