Verso l’unione bancaria europea
Chi ci rimette se una banca fallisce?
Raggiunto a Bruxelles un accordo politico sul salvataggio degli istituti di credito: la direttiva BRRD sarà operativa dal 1 gennaio 2015.
di Alberto Carzaniga | Jan 2014
BRUXELLES. Accordo tra Consiglio, Parlamento e Commissione europea (il cosiddetto "trilogo") sulla direttiva per la risoluzione delle banche (BRRD, Bank Recovery and Resolution Directive) che stabilisce regole uniche quando una banca fallisce e soprattutto fissa la gerarchia (o "bail-in") di chi ci rimette in caso di default.
L'accordo politico, che è stato approvato nella riunione dei ministri dell'economia e delle finanze (Ecofin) del 18 dicembre, anticipa l'entrata in vigore delle nuove regole a gennaio 2016.
In caso di fallimento di un istituto bancario, la BRRD prevede che paghino prima gli azionisti, poi i detentori di debito junior (strumenti ibridi), poi i detentori di debito senior "unsecured", poi i prestiti delle piccole e medie imprese e infine i depositi sopra i 100'000 euro.
È la prima volta che viene applicato uno schema di salvataggio unico per tutte le banche europee "sistemiche", sulla base di quello che l'UE utilizzò nel salvataggio delle banche di Cipro.
La BRRD è un passo intermedio dell'unione bancaria, e serve ad aprire la pista al meccanismo unico di fallimento ordinato delle banche, che l'Ecofin della prossima settimana [dovrà mettere a punto.

Fonte: Corriere del Ticino
(http://www.cdt.ch)
12:12:2013 - 07:36
Il commento
di Alberto Carzaniga

È un passo avanti verso l'Unione Bancaria: sembrano ovvietà, ma è quello che gli esperti dicono sempre, ossia che l'Unione Europea è un lentissimo progresso verso regole comuni ovvie, che passano solo dopo che l'ovvietà diviene di ovvia "non più opponibile evidenza".
Il punto divertente da cogliere non è il solito: l'Unione Europea come "burocrazia insopportabile", "come intollerabile o peggio incomprensibile austerità", etc…etc..., ma esattamente il suo opposto.
Se ci vogliono anni per accettare "regole ovvie", è perché il funzionamento degli stati è basato oggi su regole "non ovvie" ossia inaccettabili, tipo il salvataggio pubblico della celeberrima "banca della Lega Nord" che, credo abbia anche avuto strascichi penali per qualcuno, e che tutti sembrano aver dimenticato. E qualche altro problemino bancario tipo "Banco di Napoli" e tipo “Isveimer", sul quale ultimo ho avuto un’esperienza personale durata fortunatamente solo qualche giorno, quando venni ammesso all'archivio delle pratiche "in sofferenza", dove trovai pratiche coperte da due dita di polvere di mutuatari che non pagavano le rate da molti anni, nei confronti dei quali nessuno aveva ancora fatto le procedure esecutive.
È anche divertente sentire molti (Tizi, Cai e Semproni) che sostengono che "si stava meglio quando si stava peggio", ossia ai tempi "gloriosi" della lira: quei mutuatari di cui sopra erano certamente Tizi che avevano ed hanno ancora serissimi e fondatissimi motivi per sostenerlo.
Ho il moderato sospetto che la situazione bancaria tedesca e di qualche altro paese "virtuoso tripla A" non sia lontana da quella che noi abbiamo conosciuto direttamente, qui da noi, anni fa: un esempio sempre sinora ben occultato è la situazione molto "sofferente" dei crediti verso il settore armatoriale, dove raccolgo voci informate di una situazione molto pesante.
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